Coronavirus che stress!
In queste settimane di incertezze e di emergenza da Coronavirus, è normale sentirsi tristi, stressati, confusi, spaventati o arrabbiati. Contattate i vostri amici e familiari e parlatene con loro, condividete con gli altri timori e paure.
Se siete costretti a rimanere in casa, mantenete uno stile di vita sano, seguite un’alimentazione corretta, cercate di rilassarvi e dormire bene, praticate l’esercizio fisico e i contatti sociali con i vostri cari a casa e per e-mail e telefono con altri familiari e amici.
Non gestite le vostre emozioni rifugiandovi nel fumo, nell’alcool o in altre droghe. Se vi sentite sopraffatti dall’ansia, parlate con un operatore sanitario o uno psicologo. Predisponete un piano (dove andare, a chi rivolgersi, come cercare aiuto) nel caso si rendesse necessario.
Esaminate bene i fatti e raccogliete tutte le informazioni che vi aiutino a determinare con precisione il vostro rischio, in modo da poter prendere ragionevoli precauzioni. Trovate una fonte scientifica credibile di cui fidarvi, come il sito web dell’OMS o le istituzioni pubbliche sanitarie.
Limitate la preoccupazione e l’agitazione riducendo il tempo che voi e la vostra famiglia passate a guardare le notizie allarmanti che provengono dai mezzi di comunicazione.
Ricordate come in passato avete superato le avversità e usate l’esperienza maturata per gestire le vostre emozioni durante il difficile periodo di questa epidemia.
Rischio stress anche per i bambini
I bambini possono rispondere allo stress in modi diversi: ad esempio, possono essere più capricciosi, insistenti, ansiosi, nervosi o agitati, bagnare il letto, ecc. Rispondete alle reazioni del vostro bambino in modo appropriato e complice: ascoltate le loro preoccupazioni e non risparmiate le coccole, perché i bambini hanno bisogno dell’amore e dell’attenzione degli adulti nei momenti difficili. Prendetevi cura di loro in modo gentile; se possibile, date loro la possibilità di giocare e di rilassarsi.
Cercate di tenere i bambini vicini ai genitori e alla famiglia ed evitate per quanto possibile di separare i bambini e chi si prende cura di loro. In caso di ricovero ospedaliero, assicuratevi che vi siano contatti regolari (ad es. per telefono) e rassicurazioni.
Anche se le scuole, almeno in Italia sono chiuse, fate in modo che i bambini rispettino il più possibile la routine e gli orari regolari, o contribuite a crearne di nuovi in un nuovo ambiente.
Spiegate ai bambini cosa sta succedendo, perché una persona cara si ammala e forse è necessario ricoverarla in ospedale, e date loro informazioni chiare su come ridurre il rischio di essere infettati dalla malattia con parole adeguate alla loro età.