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Multe salate per la pesca di frodo dei ricci di mare

La Capitaneria di porto di Gallipoli non perde di vista le esigenze di tutela del mare, delle specie protette e degli ecosistemi marini.

Infatti nel fine settimana diversi sono stati gli interventi che hanno visto protagonisti i militari del corpo delle Capitanerie di porto.

Giovedì, alle prime luci dell’alba, il personale della Capitaneria di porto di Gallipoli e dell’Ufficio Locale Marittimo di Torre Cesarea hanno individuato, in due distinte operazioni, due pescatori di frodo all’interno dell’Area Marina protetta di Porto Cesareo. Nel primo caso un pescatore subacqueo professionale, munito di autorespiratore, si è immerso nelle acque dell’area protetta per prelevare i ricci di mare. La motovedetta intervenuta lo ha sorpreso con circa 300 esemplari.

Nel secondo caso un pescatore sportivo, i cui movimenti erano monitorati dal personale dell’Ufficio locale Marittimo di Torre Cesarea attraverso il sistema di videosorveglianza dell’area marina protetta, è stato intercettato all’atto dello sbarco a terra con circa 1.100 ricci, frutto della pesca illecita.

In entrambi i casi i ricci sono stati posti sotto sequestro e successivamente rigettati in mare in quanto ancora vivi e vitali. I due pescatori sono stati sanzionati per un totale di 4000 euro.

Il precedente blitz della Guardia Costiera contro i pescatori di frodo nell’Area Marina protetta di Porto Cesareo risale all’aprile scorso quando, in piena quarantena, erano stati sequestrati e rigettati in acqua oltre 2.500 ricci di mare.

Salvata dalla rete da pesca una tartaruga caretta-caretta

Venerdì scorso, tempestivo è stato l’intervento della motovedetta CP766 di Santa Maria di Leuca, già in mare nell’ambito dell’Operazione Mare Sicuro, che è intervenuta a seguito di una segnalazione di alcuni diportisti che avevano intravisto una tartaruga caretta-caretta impigliata in una rete da pesca. I militari, dopo averla recuperata, sono riusciti a svincolarla dalla rete e a liberarla in mare, d’intesa con il Centro Recupero Tartarughe Marine del Museo di Storia Naturale di Calimera.